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A una nostra volontaria da alcuni giorni è stato portato un gattino con ancora il cordone ombelicale attaccato e gli occhi chiusi.


Era stato rinvenuto da alcune persone all’interno di un cassonetto dell’immondizia in pieno centro a Ravenna e sarebbe indubbiamente morto se non si fossero uditi i suoi flebili vagiti.

La nostra volontaria lo sta allattando con tanto amore e si prodiga per farvi superare quella che è la fase più delicata e disperata di un cucciolo senza madre.

Purtroppo le possibilità di farcela sono molto limitate e ci si deve attendere il peggio.

Ciò che provoca in noi una vibrata indignazione sta nel fatto che tutt’oggi si possano verificare episodi simili in pieno centro a Ravenna.


Il ritrovamento di questo gattino denota che esiste ancora un livello di inciviltà che le tante iniziative per divulgare quei principi di sana zoofilia, non sono riuscite ad intaccare.

 

Ravenna, 13 Maggio 2024                               

Enpa Sezione di Ravenna ODV

Circa un anno fa da una signora era stata notata la presenza di un gatto randagio nei pressi del Borgo San Biagio, il quale si nascondeva all’interno di un ampio cespuglio, senza farsi avvicinare.


La suddetta signora, molto compassionevole, si era interessata per alimentare il micio, tuttavia notando che l’animale non si spostava dal luogo in cui viveva, ha contattato il nostro ufficio per segnalare lo strano comportamento del gatto.

Una nostra volontaria si è fatta carico della cattura della bestiola per portarla da un veterinario allo scopo di sottoporlo ad una visita medica indispensabile per comprendere la condotta del gatto.


Si scopriva così che l’animale era completamente cieco e quindi questa sua condizione gli impediva ogni sorta di spostamento e lo rendeva oltremodo timoroso ed incerto.

Abbiamo così provveduto a trasferire il gatto presso la nostra degenza, dato che il sito in cui viveva, prima o poi si sarebbe rivelato pericoloso.

Presso la nostra degenza Omero, detto Omi, questo è il nome che gli è stato assegnato dai volontari, ha trascorso più di un anno prima di poter trovare una persona di buon cuore disposta ad adottarlo.


Il gatto, che riteniamo abbia un’età di circa 10 anni, nel frattempo è diventato mansueto e si è fatto ben volere.


Nel periodo dell’alluvione, per motivi di sicurezza, era stato spostato dalla degenza presso un locale sicuro messo a disposizione da un privato ove ha vissuto per un mese.

Abbiamo voluto segnalare questa storia per evidenziare che anche per gli animali più sfortunati si può spalancare la porta dell’accoglienza e quindi la possibilità di avere una vita serena e tranquilla.




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