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Carissimi,

il 2023 è stato un anno veramente pessimo per la fauna selvatica. Il Governo Meloni si è dimostrato per quello che è: portavoce delle lobby estremiste dei cacciatori, degli armieri, degli allevatori, di quell’associazionismo agricolo – Coldiretti in testa – che fa terrorismo e allarmismo del tutto ingiustificato contro gli animali, ignora la scienza e stravolge le leggi. Ormai, il quadro è chiaro: demolire le normative nazionali in materia di biodiversità, a partire dalla  157 del 1992 sulla tutela della fauna fino alla 394 del 1991 sui parchi.Fauna non più patrimonio dello Stato,ma  business,con una filiera della cosiddetta “selvaggina”.


Piuttosto che l'iniziativa parlamentare,a parte alcune proposte per uccidere orsi e lupi, tutto è gestito dal governo,in primis dal ministro dell'Agricoltura Lollobrigida,a suon di emendamenti di deregulation venatoria su leggi e decreti– come avvenuto nella legge di Bilancio dello scorso anno  e nel decreto "Asset" qualche mese fa.La buona notizia è che la Commissione Europea ha annunciato l’apertura di una procedura di infrazione proprio sull’inserimento nella legge di Bilancio 2023 degli emendamenti “caccia selvaggia”. Altre contestazioni arriveranno tra breve. Alcune delle orribili novità del 2023:


- dalla gestione faunistica (art. 19 della legge 157/92) scompaiono i metodi ecologici e la prevenzione per evitare conflitto tra fauna e attività  umane;


- scompare il mondo scientifico e l’ISPRA;


- i cacciatori divengono gli unici   attori del controllo faunistico;


- con il pretesto del controllo, spari possibili in parchi e città;


- viene introdotto un Piano quinquennale di gestione della fauna che autorizza abbattimenti con ogni mezzo, perché non si applicano i divieti dell’art. 21 della legge nazionale. Ciò significa: veleni, esche, richiami vivi  reti, visori notturni, spari da imbarcazioni, e in ogni luogo, anche nel giardino di casa propria;


- è stato riesumato il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale,previsto come organo consultivo dalla legge 157/92,ma ora dotato dal governo di notevoli poteri,dove siamo presenti per legge come i soli  a difendere gli animali. Oggi Il Comitato è formato in schiacciante  maggioranza dal fronte delle doppiette e  fornirà pareri sui calendari venatori, al pari di ISPRA: l’istituto scientifico di riferimento,che viene messo all’angolo;


- piombo nelle zone umide. Il Governo, contro l’Europa e nonostante l’apertura di una procedura “PILOT da parte dell’UE, ha definito in maniera del tutto arbitraria il concetto di zona umida per consentire ancora l’uso del piombo in laghi,fiumi e corsi d'acqua, continuando ad avvelenare ambiente e animali, oltre che persone;           il bavaglio ai TAR.il governo Meloni, per impedire alle associazioni di “fermare” la caccia, è intervenuto anche sui ricorsi ai Tribunali  amministrativi:  viene impedito ai Giudici di ricorrere allo strumento della sospensiva cautelare dei calendari  venatori  e quindi occorre attendere il merito-cioè alcuni mesi,in cui la materia del contendere è già finita, - e la  caccia, con tutta probabilità,ormai  chiusa.


Nel drammatico quadro sopra esposto vanno inserite anche tutte quelle leggi regionali incostituzionali che il Governo non ha voluto impugnare davanti alla Corte Costituzionale - in particolare per la Lombardia in merito ai richiami vivi e quelle contro  lupi e orsi delle Province Autonome di Trento e Bolzano.


I giuristi, nel convegno “Costituzione e animali selvatici” che a dicembre ci ha visti tra le sigle promotrici, hanno sottolineato come tali scelte violino la nostra Costituzione e in particolare l’art. 9, per cui  lo Stato “Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”


Continueremo a lavorare incessantemente per tentare di fermare questa ondata di barbarie nei confronti dei selvatici e dell’ambiente.Un buon segnale arriva dall’Europa ,che,come si è detto,ha annunciato l’apertura di una procedura proprio su “caccia selvaggia”, altre  contestazioni seguiranno.


Rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.Buon anno a tutti voi e naturalmente,agli animali selvatici.

Grazie.


Andrea Brutti

Ufficio Fauna Selvatica

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Di recente la Provincia di Ravenna ha stipulato un accordo con l’ATC per il piano di contenimento di alcune specie di animali, tra cui nutria, volpe, tasso e istrice, accusandoli di essere tra le cause del dissesto degli argini dei fiumi. Il compito di attuare questa “diminuzione di presenze” appartiene alla Polizia Provinciale, la quale potrà ricorrere a degli operatori abilitati.

Siamo particolarmente indignati per il fatto che si sia voluto mettere sul banco degli imputati le suddette specie animali, accusandole di essere le responsabili della creazione di tane e scavi capaci di contribuire in maniera eclatante al danneggiamento degli argini fluviali.

Le sopra citate bestiole sono autoctone e quindi da sempre presenti sul nostro territorio, ad eccezione della nutria la quale fu introdotta dalla stupidità umana importando tali mammiferi dal Sud America.

Esprimiamo pertanto il nostro più profondo sdegno per l’accordo stipulato tra la Provincia e l’ATC, eufemisticamente definito “piano di contenimento”.

Riteniamo che sarebbe cosa saggia ed opportuna se gli enti preposti si attivassero per meglio curare le condizioni degli argini, tenere puliti i rivali e rimuovere i tronchi che ostruiscono il corso dell’acqua, lasciando in pace nutrie volpi, tassi e istrici.

 




Ravenna, 10 Novembre 2023                                                                            

Enpa Ravenna ODV

Il 28 ottobre u.s. presso la sede ravennate dell’Enpa, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo per il quinquennio 2023/2028.

Al termine delle operazioni sono risultati eletti : alla carica di

  • Presidente dott. Carlo Locatelli,

  • Vice-Presidente dott. ing. Lorenzo Pasotti,

  • Tesoriere Giovanna Giannella,

  • Consiglieri Costantina Zecchin e Anna Ricci.


Ravenna, 31 Ottobre 2023

Enpa Sezione di Ravenna ODV

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