Ecco che ci risiamo ancora una volta, con una vicenda che troviamo indisponente e profondamente antipatica. Di recente al nostro ufficio si è rivolta una signora con l’intenzione di “disfarsi”, questo è per noi il termine più appropriato, del suo cane.
L’animale è un maremmano di 18 mesi, adottato un anno fa da una giovane coppia la quale lo ha fatto arrivare da una località della Puglia. Tutto questo ignorando che il cane avesse delle problematiche salvo poi constatare, a loro scapito, come il soggetto fosse affetto da fobie di vario genere.
La coppia si è separata e la signora è rimasta sola tenendosi il cane.
I signori in questione di fronte ad una bestiola problematica non si sarebbero attivati in tempi brevi per educarla ed almeno farle stemperare le tante paure. Ecco quindi che la signora, rimasta sola, si è trovata nella condizione di non essere in grado di affrontare la situazione. L’idea più semplice e pretenziosa è stata quindi quella di volersi liberare dell’animale inoltrando al canile comunale una bella rinuncia di proprietà. Essendosi sentita rispondere che la sua istanza era messa in lista d’attesa, fino a quando non è dato sapere, la signora ha contattato il nostro ufficio per essere aiutata a trovare una nuova collocazione per il cane. Abbiamo fatto notare alla detentrice dell’animale che un cane di quella taglia con molteplice problemi molto difficilmente potrà trovare una persona intenzionata ad adottarlo.
Ancora una volta vogliamo ribadire il fatto che, nella fattispecie il canile di Ravenna, a causa della presenza di troppi cani di taglia rilevante, adottati a cuor leggero, si trova attualmente in seria difficoltà nell’accoglimento di nuovi soggetti.
Ci sgoliamo quindi nel ripetere all’infinito che quando si adotta un cane occorre farlo con piena consapevolezza, attenzione e serietà, entrando in possesso di ogni informazione utile a comprenderne l’indole e le caratteristiche.
Ravenna, 17 Novembre 2021
Enpa Sezione Provinciale di Ravenna
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