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L’estate 2021 per i cani ravennati, può annoverarsi tra le peggiori circa le rinunce di proprietà.

Il canile municipale è saturo, mentre la lista d’attesa per gli ingressi è alquanto lunga.

Ad aggravare il problema è il fatto che stiamo parlando, per buona parte, di rinunce riguardanti cani di grande stazza come gli immancabili pitbull, nonchè amstaff, cani corso etc.

A chi, a cuor leggero, ha deciso a suo tempo di accogliere, presso la sua abitazione un cane di grossa taglia, adesso con l’arrivo dell’estate non può pretendere di “disfarsene” spedendo al canile il malcapitato animale.

I cani in questione, se non gestiti con un’adeguata preparazione ed un minimo di competenza e di buon senso, non di rado sono forieri di situazioni difficili da gestire.

Il canile di Ravenna è attualmente al limite della sua capienza e a peggiorare questa situazione concorre la logistica della struttura all’interno della quale la presenza di cani problematici e/o di grossa taglia fa sì che invece di posizionare due o tre soggetti in un box, se ne deve utilizzare uno per ciascun’animale e poiché i box non sono infiniti….

Questo genere di problemi comporta una penalizzazione per gli ospiti del canile che potranno usufruire di tempi più limitati per lo sgambamento ed un aggravio di lavoro per i dipendenti e volontari.

Contestualmente alla situazione sopra descritta, se ne sta verificando un’altra che però coinvolge anche i cani di piccola taglia ovvero quelle bestiole che da sempre sono molto ricercate.

Succede che delle persone, con le idee poco chiare, si improvvisino allevatori e sperando in un facile guadagno ne favoriscano la riproduzione.

I tempi, ahinoi, sono come già detto, mutati e il miraggio di facile guadagno si rivela un fallimento.

Inviamo pertanto una raccomandazione a quanti vogliano adottare un cane: prima di farlo siate ben consapevoli che un cane è per tutta la vita e quindi occorre essere ben preparati e coscienti di ciò che si intende fare.

Fallire nell’adozione costituisce un guasto grave che immancabilmente si ripercuote sul cane, il quale attraverso varie vicissitudini ne pagherà le conseguenze negative.


Ravenna, 6 agosto 2021

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna Onlus

Con vivo stupore ci è capitato di leggere dei messaggi che propongono al Comune di procedere allo sterminio delle cicale in quanto infastiditi dal loro frinire.

La richiesta ci pare sciocca ed indisponente dato che questi animaletti tipici dell’estate producono una “molestia” limitata ad un paio di mesi.

Le orecchie sensibili di certe persone infastidite farebbero bene a rivolgere i loro strali contro chi guida motorini smarmittati, effettua degli schiamazzi notturni e così via.

Le cicale così come le lucciole, i grilli e i piccoli insetti presenti nelle nostre aree verdi, patiscono già di per le conseguenze dell’uso degli anticrittogamici e della cementificazione, ragion per cui troviamo quanto mai stupido proporre lo sterminio di detti insetti.


Le Cicale

Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide mattinate; cominciano ad accordare in lirica monotonia le voci argute e squillanti. Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi; poi dieci, venti, cento, mille, non si sa di dove, pazze di sole; poi tutto un gran coro che aumenta d’intonazione e di intensità col calore e col luglio, e canta, canta, canta, sui capi, d’attorno, ai piedi dei mietitori. Finisce la mietitura, ma non il coro. Nelle fiere solitudini sul solleone, pare che tutta la pianura canti, e tutti i monti cantino, e tutti i boschi cantino… pare che essa la terra dalla perenne gioventù del suo seno espanda in un inno immenso il giubilo de’ suoi sempre nuovi amori co’l sole.

Giosuè Carducci


Ravenna, 28 luglio 2021

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna Onlus

Anche quest’anno è arrivato il circo a Lido di Dante. Il periodo d’attendamento è dal 16 luglio al 22 agosto, ovvero un lasso di tempo di tutto rispetto per un circo itinerante.

In assenza di una legge nazionale che regolamenti la materia, ponendo il divieto di far uso d’animali per spettacoli che riteniamo anacronistici e patetici, possiamo far ben poco, se non sensibilizzare le persone su questa forma di maltrattamento.

L’unica arma per contrastare questo fenomeno resta il boicottaggio e la divulgazione di informazioni utili a sensibilizzare l’opinione pubblica su un fatto che, ripetiamo a nostro parere è e resta un maltrattamento in danno degli animali.



Ravenna, 22 luglio 2021

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna Onlus

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