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Al fine di evitare malintesi ed equivoci, premettiamo che la distinzione fra cani “buoni” e “cattivi” è effettuata dagli umani per distinguere quegli animali che sono stati educati in modo corretto da quelli educati in modo scriteriato.

Pertanto, prima di “processare” un cane è indispensabile “processare” il suo detentore.

Fatta questa doverosa premessa scendiamo nello specifico per precisare che siamo stanchi ed indignati ogni qualvolta apprendiamo che un cane è aggredito se non sbranato da un suo simile che girovaga senza guinzaglio nelle aree pubbliche o aperte al pubblico.

Ancor più fastidioso se non ripugnante dover ascoltare le idiote spiegazioni che forniscono i titolari dell’aggressore sempre che non se la dia a gambe, dopo lo scempio. “E’ buonissimo, non ha mai fatto del male a nessuno”, oppure “vedesse come gioca con i bambini” e così via con stupidaggini dello stesso livello.

Il fatto che taluni irresponsabili non comprendano la gravità del fatto, va ricercata nell’assoluta mancanza di conoscenza dell’indole e del rapporto che si instaura con il proprio animale. Certuni scelgono una razza per bullismo, per darne sfoggio in pubblico o per incutere timore nel prossimo. Non vanno poi scordati quei bellimbusti che autocertificandosi come amanti degli animali provano soddisfazione nel aizzare il proprio cane contro i gatti. In tal modo mettono a repentaglio la vita del felino e gli occhi del proprio cane.

Al momento dell’adozione di un cane è necessario documentarsi con attenzione su come educarlo e gestirlo, individuando anche la razza o le caratteristiche del soggetto allo scopo di poterne avere il pieno controllo.

I canili sono pieni di animali colà condotti da dei perfetti imbecilli dimostratisi non all’altezza della situazione.

A conclusione ribadiamo che i misfatti non sono cagionati per colpa dei cani e siamo stanchi di sentire lo strazio di quanti si vedono sbranare la propria bestiola, che per loro è una parte integrante della famiglia, a causa della superficialità di taluni personaggi che destano in noi una profonda indignazione.



Ravenna, 20 maggio 2021

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

Una persona ci ha scritto per esternare il suo rammarico circa il fatto che, a suo dire, ci occuperemmo troppo dei gatti randagi e poco di altre specie animali.

Il fatto ci ha lasciati alquanto perplessi dato che, la sezione ravennate dell’Enpa da molti lustri svolge una tenace e seria attività in favore di tutte e sottolineo tutte, le specie animali del nostro territorio.

Se la lotta al randagismo felino può essere, a qualche osservatore distratto, la quasi esclusiva attenzione dell’Enpa ravennate, dobbiamo far notare che nulla di più errato può essere pensato.

Certo è che il randagismo felino , sul nostro territorio, costituisce un problema di rilevante interesse e che ci impone un costante impegno allo scopo di contenerlo e limitarlo.

A differenza il randagismo canino, qui da noi è pressochè inesistente. I cani senza un detentore sono custoditi presso il canile comunale ed in virtù di un’apposita convenzione, i volontari Enpa possono accedere a quella struttura allo scopo di migliorare le condizioni di vita dei cani ospitati.

Ovviamente l’Enpa si occupa di salvare e dare in adozione coniglietti, porcellini d’india, tartarughe, canarini, inseparabili, cavalli, asini, animali da cortile e così via.

Le segnalazioni per l’eventuale mancanza di benessere degli animali sono oggetto di controlli da parte dei nostri volontari e per i casi più gravi provvediamo a richiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria.

A conclusione ribadiamo che il problema dei gatti randagi assorbe la maggior parte della nostra attività in quanto comportano un problema veramente oneroso e coinvolgente. Occuparsi di gatti che vivono in libertà è infatti oltremodo impegnativo poichè si deve procedere al censimento delle colonie feline, ai piani di sterilizzazione, alla cura ed al mantenimento di detti animali. Stiamo parlando di diverse centinaia di felini che vanno seguiti e che la loro gestione è ben diversa da quella dei cani presenti nel canile.

Riteniamo pertanto ingiusto insinuare che la nostra esclusiva priorità sia quella di occuparci dei gatti randagi a discapito di altre specie animali.

Speriamo quindi di essere stati sufficientemente esaurienti nell’inquadrare le problematiche che dobbiamo quotidianamente affrontare per soccorrere ogni animale che necessita di un aiuto.


Ravenna, 19 Maggio 2021

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

Al nostro ufficio pervengono, già da qualche tempo delle richieste d’aiuto da parte di qualche cittadino confinato in casa perché posto in quarantena a causa del virus corona.

Si tratta di persone detentrici di cani, le quali, trovandosi nell’impossibilità di condurre a spasso il proprio animale, si rivolgono a noi per ottenere l’aiuto di un volontario disposto a fare deambulare la bestiola, oppure a portarla dal veterinario in caso di necessità.

Abbiamo così creato un piccolo gruppo di volontari che abbiamo battezzato “Volontari Covid”, i quali, collegati tra loro, valutano la possibilità di intervenire, compatibilmente ai loro impegni ed all’ubicazione di chi chiede l’aiuto.

Si cerca insomma di soddisfare, nei limiti del consentito, le necessità di chi possiede un cane ed è posto in quarantena, il quale non può avvalersi dell’aiuto o della collaborazione di amici e parenti.

Le richieste d’intervento non mancano ed i nostri volontari si adoperano con impegno per quanto ci è possibile.

L’Enpa così facendo svolge, ancora una volta, un servizio di utilità sociale al servizio della collettività, a titolo prettamente gratuito.

Ravenna, 16 marzo 2021


Enpa Sezione Provinciale di Ravenna Onlus

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