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ENPA: OK AI METODI ECOLOGICI E AL RISPETTO DELLA LEGGE. UCCISIONI ILLEGITTIME E DEL TUTTO INUTILI

L’Ente Nazionale Protezione Animali Delegazione di Cervia interviene nel dibattito relativo alla presenza dei gabbiani, accusati di causare problemi ai cittadini e ad operatori turistici.

I cosiddetti piani di controllo, tra l’altro inattuabili, sono veramente del tutto inutili. Con questi inutili massacri, che tra l’altro vengono condotti da oltre 20 anni in Italia a carico di altre specie senza risolvere un bel nulla, si lasciano solo spazi liberi a nuovi esemplari, che li colonizzerebbero in brevissimo tempo.

Occorre invece intervenire ed individuare le cause, alcune delle quali ormai note da tempo, che hanno permesso ai gabbiani di essere così presenti in determinate zone.

Non è certo l’uomo che stabilisce se il numero dei gabbiani, e in generale di altri animali, sia troppo o troppo poco, ma l’ambiente stesso. Tanti rifiuti e tanti spazi per nidificare determinano una situazione ambientale che può ospitare un determinato numero di individui, fino al raggiungimento di un equilibrio. Evidentemente, per far sì che le cose cambino, occorre intervenire su questi aspetti con i tanti strumenti a disposizione, tra cui, in primis, una efficiente raccolta dei rifiuti. Per disincentivare la nidificazione basterebbe una maggiore diffusione del verde sui terrazzi o sui balconi. I gabbiani infatti scambiano i palazzi per pareti rocciose e pertanto si rende necessario distoglierli da tale convincimento servendosi di piante, alberelli, cespugli e così via. Inoltre si può ricorrere ai dissuasori.

Auspichiamo che, anziché far crescere allarmismi inutili e ingiustificati, si possa affrontare la situazione in maniera scientifica e non sull’onda dell’emotività.

Cervia 18 Febbraio 2022

Enpa Delegazione di Cervia

Nei giorni scorsi siamo stati avvisati circa un fatto insolito ovvero che due galli, da qualche tempo, stazionavano nelle immediate adiacenze del canile comunale. I cani presenti nella struttura notando la presenza dei due uccelli che razzolavano nel prato circostante abbaiavano con insistenza, generando un certo scompiglio all’interno del canile.

Di fronte a questa situazione si sono attivati alcuni nostri volontari i quali prima mediante l’uso di reti hanno fatto i primi tentativi di cattura ma dopo non pochi giorni non essendosi ottenuto alcun risultato hanno posizionata una gabbia da cattura, particolarmente sensibile, la quale ha consentito di raggiungere lo scopo. Ecco quindi che attratti dal cibo contenuto in una ciotola all’interno della gabbia si è riusciti a catturare il primo gallo. La cattura del secondo è stata un po’ più difficile in quanto il gallo ancora libero avendo visto cos’era accaduto al suo compagno si guardava bene dall’entrare nella gabbia. I volontari hanno quindi collocato del cibo più appetitoso e l’uccello ancora libero non ha saputo resistere cadendo in trappola. A missione compiuta i due galli sono stati trasferiti presso un nostro collaboratore che li lascerà liberi di razzolare all’interno della sua proprietà ove termineranno i loro giorni da pensionati di lusso. Da un esame più attento si è potuto constatare che i due galli non erano affatto giovani e quindi abbiamo supposto che il titolare degli stessi, non potendoli più utilizzare per la riproduzione e per la pignatta, abbia elaborato la stupida soluzione di abbandonarli al loro destino per di più nei pressi del canile comunale.

I volontari dell’Enpa hanno condotto a termine un’operazione che li ha tenuti impegnati per vario tempo ed a loro deve andare il vivo ringraziamento di quanti sono sensibili ai problemi di tutti gli animali.



Ravenna 14 Febbraio 2022

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

Da mesi, non poche persone avevano notato la presenza di un cane di razza setter, bianco e nero, presente all’interno di un ampio cortile al cui interno si trovava una casa disabitata, in quanto la proprietaria era deceduta. La bestiola, dell’età di circa 8 anni, non appena scorgeva qualcuno avvicinarsi alla rete di recinzione della proprietà, gli si precipitava incontro con modi festosi, palesando lo spiccato desiderio di essere accarezzato e coccolato. Ebbene il povero cane era condannato a non aver alcun contatto, se non sporadico, allorquando il detentore si presentava sul posto per depositare il cibo e controllare la presenza di acqua.

Dopo un paio di sopralluoghi posti in essere dalla Polizia Locale, senza apportare un esito positivo, finalmente le Guardie Zoofile dell’Enpa hanno convinto il detentore a cedere il cane, ma ogni qualvolta un potenziale adottante si presentava, il custode della bestiola faceva di tutto per scoraggiarlo. Intanto il cane, continuava a restarsene solo ed abbandonato.

Alla fine si è riusciti a fare entrare il cane al canile comunale, da dove, grazie anche ai volontari che lo hanno proposto, ha trovato una famiglia disposta ad accoglierlo con tanto amore.

Max, questo è il nome del cane, è ora in un’ampia proprietà ove è presente un capannone. Libero di scorazzare per buona parte del giorno in compagnia dei nuovi detentori, i quali verso sera lo portano con se a casa.

Una storia, dopo ben due anni, a lieto fine per un cane il cui proprietario si è per troppo tempo ostinato a tenerlo in una condizione irriguardosa per il suo benessere.




Ravenna 3 Febbraio 2022

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

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