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Le colonie feline gestite dalla Sezione ravennate dell’Enpa sono da molti anni seguite dai nostri volontari che si avvalgono di un veicolo obsoleto, il quale periodicamente ci dà dei problemi.

In questi giorni l’automezzo è giunto al “capolinea” ed è nell’impossibilità di svolgere la sua utile ed importante attività volta a raccogliere i gatti che vivono in libertà per sottoporli alle importanti sterilizzazioni ambulatoriali nonché alle cure veterinarie di cui gli stessi necessitano.


Si può quindi ben comprendere che la nostra attività ha subito un arresto molto penalizzante e quanto mai nocivo per quanto si rende indispensabile realizzare in favore dei gatti randagi.

In considerazione di quanto sopra, inviamo un appello a tutti i soci e simpatizzanti, affinchè se a loro fosse possibile, ci contattino al fine di valutare la possibilità di ottenere un automezzo in comodato gratuito, da utilizzare per la realizzazione delle nostre suddette finalità istituzionali.

Confidando nella Vostra sensibilità ed attenzione restiamo speranzosi di ricevere una Vostra risposta positiva e Vi porgiamo i nostri cordiali saluti.


Enpa Sezione Provinciale di Ravenna


P.S. : Per ogni evenienza potete contattarci presso l’ufficio di via Corti alle Mura n. 68 a Ravenna, telefono 0544-36944 oppure tramite email all’indirizzo ravenna@enpa.org

Lenedì 5 settembre il TG3 Regionale dell’Emilia-Romagna, alle ore 14.00 e alle ore 19.30, ha mandato in onda un servizio sul problema dei daini della pineta di Classe.

Ad intervenire sono stati il dott. Carlo Locatelli, Presidente dell’Enpa Sezione Provinciale di Ravenna e Massimiliano Costa Direttore dell’Ente Parco del Delta del Po.


Locatelli ha stigmatizzato il fatto che il problema si trascina da tanti anni senza che dalle parti in causa vi fosse una vera intenzione di affrontarlo seriamente.

Solo l’Enpa ha puntualmente avanzato delle proposte percorribili.


Ciclicamente la faccenda della sovrappopolazione di tali ungulati faceva capolino sugli organi d’informazione locali, per poi scomparire di nuovo.

Le nostre proposte si articolano da sempre su alcuni punti: posizionamento di dissuasori e recinzioni delle aree ove sono presenti i daini.


Si propone inoltre l’uso di un farmaco, il Gonacon, per la sterilizzazione chimica dei soggetti e per tale scopo la Regione Emilia-Romagna avrebbe potuto attingere ai fondi di un bando del Ministero della Salute, cosa che non ha fatto.


Il Direttore del Parco invece nel suo intervento afferma che la sterilizzazione dei daini in modo chirurgico è una soluzione quasi impossibile da realizzare, fatto del quale noi ne siamo pienamente coscienti e del quale non ne abbiamo mai parlato.

Con tale asserzione, il sig. Costa, a parer nostro, denoterebbe di aver letto in modo distratto il nostro comunicato oppure di non averlo ben compreso.


Sempre il Direttore del Parco per sostenere la sua posizione conclude dicendo, in pratica, che l’abbattimento dei daini, per destinarli alla macellazione, sarebbe una soluzione oltremodo economica.


Il cinismo di una siffatta conclusione ci indigna e ci ripugna dato che siamo del parere che l’Ente Pubblico abbia anche l’obbligo morale ed etologico di esaminare con attenzione le varie ipotesi percorribili, senza sbrigare la questione come se si trattasse di una fastidiosa pratica burocratica.


Ravenna, 9 Settembre 2022

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

Stando alle informazioni in nostro possesso, la richiesta del progetto di Snam, per l’ormai arcinoto rigassificatore ravennate, pare non essere più a mare, ma a terra.

Il rigassificatore non si compone infatti soltanto della nave e del metanodotto ma anche di una centrale che dovrebbe essere posizionata a Punta Marina a 400m dal Villaggio Teodorico.

Come se ciò non bastasse sarà realizzata una candela di scarico alta 11m.


In considerazione del fatto che il nostro ente ha tra le sue finalità fondamentali la protezione degli animali e la tutela del loro habitat, non possiamo astenerci dall’esprimere le nostre forti perplessità sull’opportunità di realizzare in un sito molto delicato un impianto che riteniamo profondamente invasivo.


Non va dimenticato che tutto questo avverrebbe a poche centinaia di metri dal Parco del Delta del Po’ e di una vasta area di interesse turistico.


Oltre al verde, che oggi è composamente, da molti Amministratori, chiamato green, patirà dei danni la fauna che arricchisce e popola quell’ampia area pinetale.

Non scordiamo gli enormi inconvenienti cagionati dai cantieri e comunque dallo sconvolgimento anche di una vasta area limitrofa a seguito dei lavori per la realizzazione dell’opera.


A conclusione avanziamo una triste considerazione per quanto riguarda il territorio ravennate: tra rigassificatore, abbattimento dei daini e Jovanotti, ci siamo convinti che se esistesse il “premio Attila” questo lo si potrebbe assegnare a non pochi Amministratori emiliano-romagnoli.


Ravenna, 7 Settembre 2022

ENPA Sezione Provinciale di Ravenna

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