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Nello scorso mese di maggio una nostra volontaria aveva rinvenuto nei pressi di casa sua, all’interno di una cesta, cinque gattini di pochi giorni.


Raccolti sono stati curati, svezzati e dati in adozione. Ovviamente questa cucciolata si è andata ad aggiungere alle tante altre da noi gestite nel corso della passata estate ed ha reso ancor più gravoso l’impegno dei nostri volontari.


Ebbene sabato 24 u.s. attorno a mezzogiorno sempre la nostra volontaria è stata contattata da un’amica che la informava che nei paraggi della colonia felina da lei gestita, sotto casa, si udiva il miagolio di alcuni gattini. Prontamente recatasi sul posto, la nostra volontaria, rinveniva uno scatolone al cui interno c’erano ben sette micetti di circa due mesi.

I piccoli felini, che sono stati ricoverati nella nostra “Degenza per gatti randagi” non erano in buone condizioni e necessitavano di cure: alcuni con congiuntivite e raffreddore e tutti infestati da parassiti di vario genere.


Il fatto che ci ha lasciati alquanto perplessi è che il colore del mantello di alcuni mici ci ha ricordato quello dei gattini abbandonati nello scorso mese di maggio.

Si può quindi supporre che qualcuno non provveda a sterilizzare la propria o le proprie gatte, ma che trovi più comodo e pratico disfarsi delle cucciolate collocandole proprio nelle immediate vicinanze della casa della nostra volontaria.


Un comportamento simile lo troviamo profondamente irritante perché, oggi dì, non si può più concepire l’abbandono degli animali né il fatto che non si faccia ricorso alle sterilizzazioni per limitare le nascite indesiderate.


Per il momento speriamo di riuscire a dare in adozione i sette gattini ai quali, nel frattempo, se n’è aggiunto un ottavo proveniente da Marina di Ravenna.


Ravenna, 27 Settembre 2022

Ente Nazionale Protezione Animali Sezione Provinciale di Ravenna

Le colonie feline gestite dalla Sezione ravennate dell’Enpa sono da molti anni seguite dai nostri volontari che si avvalgono di un veicolo obsoleto, il quale periodicamente ci dà dei problemi.

In questi giorni l’automezzo è giunto al “capolinea” ed è nell’impossibilità di svolgere la sua utile ed importante attività volta a raccogliere i gatti che vivono in libertà per sottoporli alle importanti sterilizzazioni ambulatoriali nonché alle cure veterinarie di cui gli stessi necessitano.


Si può quindi ben comprendere che la nostra attività ha subito un arresto molto penalizzante e quanto mai nocivo per quanto si rende indispensabile realizzare in favore dei gatti randagi.

In considerazione di quanto sopra, inviamo un appello a tutti i soci e simpatizzanti, affinchè se a loro fosse possibile, ci contattino al fine di valutare la possibilità di ottenere un automezzo in comodato gratuito, da utilizzare per la realizzazione delle nostre suddette finalità istituzionali.

Confidando nella Vostra sensibilità ed attenzione restiamo speranzosi di ricevere una Vostra risposta positiva e Vi porgiamo i nostri cordiali saluti.


Enpa Sezione Provinciale di Ravenna


P.S. : Per ogni evenienza potete contattarci presso l’ufficio di via Corti alle Mura n. 68 a Ravenna, telefono 0544-36944 oppure tramite email all’indirizzo ravenna@enpa.org

Lenedì 5 settembre il TG3 Regionale dell’Emilia-Romagna, alle ore 14.00 e alle ore 19.30, ha mandato in onda un servizio sul problema dei daini della pineta di Classe.

Ad intervenire sono stati il dott. Carlo Locatelli, Presidente dell’Enpa Sezione Provinciale di Ravenna e Massimiliano Costa Direttore dell’Ente Parco del Delta del Po.


Locatelli ha stigmatizzato il fatto che il problema si trascina da tanti anni senza che dalle parti in causa vi fosse una vera intenzione di affrontarlo seriamente.

Solo l’Enpa ha puntualmente avanzato delle proposte percorribili.


Ciclicamente la faccenda della sovrappopolazione di tali ungulati faceva capolino sugli organi d’informazione locali, per poi scomparire di nuovo.

Le nostre proposte si articolano da sempre su alcuni punti: posizionamento di dissuasori e recinzioni delle aree ove sono presenti i daini.


Si propone inoltre l’uso di un farmaco, il Gonacon, per la sterilizzazione chimica dei soggetti e per tale scopo la Regione Emilia-Romagna avrebbe potuto attingere ai fondi di un bando del Ministero della Salute, cosa che non ha fatto.


Il Direttore del Parco invece nel suo intervento afferma che la sterilizzazione dei daini in modo chirurgico è una soluzione quasi impossibile da realizzare, fatto del quale noi ne siamo pienamente coscienti e del quale non ne abbiamo mai parlato.

Con tale asserzione, il sig. Costa, a parer nostro, denoterebbe di aver letto in modo distratto il nostro comunicato oppure di non averlo ben compreso.


Sempre il Direttore del Parco per sostenere la sua posizione conclude dicendo, in pratica, che l’abbattimento dei daini, per destinarli alla macellazione, sarebbe una soluzione oltremodo economica.


Il cinismo di una siffatta conclusione ci indigna e ci ripugna dato che siamo del parere che l’Ente Pubblico abbia anche l’obbligo morale ed etologico di esaminare con attenzione le varie ipotesi percorribili, senza sbrigare la questione come se si trattasse di una fastidiosa pratica burocratica.


Ravenna, 9 Settembre 2022

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

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