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Da molti anni, questo ente è impegnato in una campagna di educazione civica nei confronti di quei detentori di cani, i quali omettono di rimuovere le feci dei propri animali dalle aree pubbliche, qualora il fidato amico facesse la popò.

Per quanto è in nostro potere invochiamo il rispetto dell’igiene pubblica ed ovviamente del prossimo che malauguratamente si dovesse imbattere in un “ricordino” non aspettato.

I comportamenti inurbani ed odiosi non fanno altro che diffondere una ingiusta antipatia nei confronti dei cani, i quali sono assolutamente innocenti.

Se taluni possessori di animali tengono una condotta ineducata, nuocciono due volte, la prima, come si è sopra detto, perché instillano in alcune fasce della popolazione una irrazionale cinofobia, in secondo luogo perché rendono a noi più difficili le trattative, con gli enti pubblici, ogni qualvolta si debbano inoltrare delle istanze per migliorare le condizioni dei cani e dei tanti cittadini educati che li detengono.

Stando a quanto pubblicato dalla stampa il vecesindaco Fusignani ha dato il via ad un intenso controllo sul rispetto del Regolamento di Polizia Urbana per garantire il decoro della città.

Ci è comunque balzato all’occhio il tono da crociata per sanzionare severamente i trasgressori.

Nulla da eccepire, ma il vicesindaco, se non ci è sfuggito, non ci pare che abbia mai usato cotanta severità allorquando ad urinare o a defecare siano, in luoghi pubblici, i mammiferi a due zampe.

Neppure nei confronti di chi lascia in giro bottiglie di vetro e/o di plastica, calpesta le aiuole rendendole terra battuta, imbratta i muri e le porte, provoca un fastidioso inquinamento acustico, abbandona monopattini sui marciapiedi, consente a certi ciclisti di sfrecciare là dove non devono e così via.

A conclusione vorremmo evidenziare che un aspetto eccessivo della norma invocata dal vicesindaco ci appare esagerata ovvero la facoltà concessa alla Polizia Urbana di chiedere al proprietario del cane di esibire il contenitore dell’acqua che deve portarsi appresso per lavare là dove la bestiola ha fatto pipì, quindi pretendere che si apra la borsa e si estragga il contenitore e non ci si limiti in caso di violazione a sanzionare il detentore dell’animale se è colto nel momento in cui il cane urina e il titolare non provvede a lavare.


Ravenna, 21 Novembre 2022

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

In questi giorni si è riproposta in maniera incisiva la vicenda delle nutrie del parco Teodorico che ha assunto dei toni surriscaldati.

Da parte nostra la posizione è la stessa che usiamo allorquando si presentano delle situazioni connesse ad un eccessivo proliferare di alcune specie animali: ovvero siamo del parere che si pratichi la sterilizzazione dei soggetti che ne sono interessati.

Nel caso delle nutrie, da sempre abbiamo sostenuto che sarebbe opportuno contrastarne il proliferare mediante delle catture per sottoporle a sterilizzazione e questo perché la politica degli abbattimenti, oltre ad essere una pratica barbara e offensiva dei nostri sentimenti di pietà, risulta essere perfettamente inutile.

Nella fattispecie le nutrie se uccise, sono sostituite da altre che occupano le aree lasciate libere dalle prime.

Se invece le nutrie sono sterilizzate e reimmesse nel territorio di provenienza, fanno sì che nuovi soggetti siano scoraggiati dall’ incrementare le colonie già esistenti.

Questa convinzione per noi è perfettamente applicabile alle nutrie del parco Teodorico e riteniamo che con un minimo di volontà collaborativa si potrebbe procedere nella direzione sopra descritta.

D’altra parte anche l’Unione Europea ha affermato che si tratti di un valido sistema nella gestione delle popolazioni delle nutrie.

A conclusione di quanto da noi affermato vogliamo rivolgere un appello agli enti pubblici interessati affinchè non si proceda ulteriormente con gli abbattimenti e che siano valutate delle soluzioni incruente come, ad esempio, quella da noi proposta.


Ravenna, 10 Novembre 2022

Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

Non pochi cittadini detentori di animali domestici, da tempo hanno segnalato al nostro ufficio la condizione di abbandono in cui versano le aree verdi con accesso ai cani. Questa situazione riteniamo debba essere rimossa in quanto rende impossibile gli accessi a causa dell’erba straordinariamente alta nonché, là dov’è stata tagliata, a causa della mancata rimozione, la presenza di molti forasacchi, i quali sono molto pericolosi per gli animali.

In una condizione di cotanto abbandono proliferano le zecche, le pulci ed ovviamente non possono mancare i topi.

Questo ente non si è potuto esimere dall’inoltrare all’Assessorato competente una nota con la quale sollecita un intervento dell’Ente Pubblico.



Enpa Sezione Provinciale di Ravenna

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